Il glaucoma è una otticopatia cronico progressiva caratterizzata da danni a carico del nervo ottico a cui corrispondono danni al campo visivo che, in assenza di trattamento, possono estendersi fino alla perdita completa della funzione visiva. Il glaucoma è tutt’oggi la prima causa di cecità irreversibile e si stima che nel 2020 interesserà più di 76 milioni di persone e 111,8 nel 2040 passando dai 64,3 del 2013. (Tamcelik et al. Clin Ophtalmol 2017) La pressione intraoculare (IOP) ad oggi rappresenta il più importante fattore di rischio per lo sviluppo ma anche per la progressione del danno visivo.
La letteratura scientifica è ormai concorde nell’affermare che ridurre la IOP permette di ridurre in modo significativo il rischio di peggioramento della malattia. Gli studi clinici randomizzati e controllati Early Manifest Glaucoma Trial (EMGT) e
Canadian Glaucoma Study (CGS) hanno quantificato tale relazione riportando che è possibile aspettarsi una riduzione di circa il 13-19% del rischio di progressione della malattia per ogni mmHg di IOP ridotto con la terapia.
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