Monica Varano, Antonluca Boninfante, Lucia Ziccardi, Francesco Oddone, Paola Giorno, Susanna Lioi, Valter Valli Fiore, Daniele De Geronimo, Vincenzo Parisi, Mariacristina Parravano
Fondazione G.B.Bietti-IRCCS
INTRODUZIONE E OBIETTIVO
La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è la più frequente causa di cecità negli individui al di sopra dei 50 anni nei paesi industrializzati. In uno studio è stato riportato che la forma più avanzata della DMLE è presente approssimativamente nel 5% dei pazienti al di sopra dei 65 anni e nel 12% dei pazienti al di sopra degli 80 anni1. Le due forme cliniche più frequenti di DMLE sono quella secca e quella neovascolare.
La forma secca è caratterizzata dalla presenza in sede maculare di drusen, ovvero, accumuli di lipofuscina ed altre sostanze derivanti dal catabolismo dei fotorecettori, anomalie dell’epitelio pigmentato quali iper ed ipopigmentazioni e aree di atrofia corioretinica.
Fino ad oggi la terapia di tale forma si è basata sull’implementazione alimentare di integratori a base di sostanze anti-ossidanti e su norme legate allo stile di vita come il proteggersi dai raggi ultravioletti, non fumare ed avere un regime dietetico vario e ricco di sostanze antiossidanti2,3. I pazienti affetti dalla forma atrofica sviluppano, gradualmente, una riduzione dell’acuità visiva associata o meno alla presenza di scotomi centrali o paracentrali4…
INTRODUZIONE E OBIETTIVO