Ilaria Motolese1, Paolo Frezzotti1, Michele Iester
Introduzione
L’ipovisione è una realtà poco conosciuta, che, erroneamente, viene spesso assimilata alla cecità. Essa invece si caratterizza autonomamente non solo da un punto di vista medico-oftalmologico, ma altresì anche patologico e psicosociale.
L’ipovisione è una condizione di ridotta capacità visiva, tale da condizionare l’autonomia dell’individuo: può essere correttamente definita come un danno visivo non correggibile per mezzo dei comuni occhiali da vista o di lenti a contatto.
Condizioni di ipovisione giovanile sono per lo più di natura congenita, nell’adulto la patologie più frequenti che inducono una ridotta acuità visiva si riassumono più frequentemente nella degenerazione maculare senile, la retinopatia diabetica, la miopia elevata, la cataratta, la retinite pigmentosa, il glaucoma, il cheratocono e le conseguenze traumatiche…
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