Chirurgia dello pterigio: tecniche a confronto

Luca CESTARI, Pasquale LOIUDICE, Giamberto CASINI, Flavio DALLE LUCCHE, Giovanna GABBRIELLINI, Gabriele DI ROSA

U.O. Oculistica Universitaria, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Direttore: Prof. M.Nardi Presidio Ospedaliero di Cisanello, Pisa – www.ocupisa.it

INTRODUZIONE E OBIETTIVO

Lo pterigio è una patologia degenerativa ed iperplastica primitiva della congiuntiva, caratterizzata dalla crescita di una neoformazione fibrovascolare che, a partenza dalla congiuntiva bulbare, si estende verso la cornea, provocando un’infiltrazione superficiale della stessa. Fattori genetici, razziali, ambientali, esposizione prolungata a raggi U.V., alterazioni croniche quali-quantitative del film lacrimale, congiuntiviti croniche irritative, stati carenziali (ipovitaminosi A) sono considerati tra i principali fattori di rischio1-2 (Tab. 1-2). Le ipotesi patogenetiche ad oggi più accreditate sono:
– danno fototossico da esposizione prolungata ai raggi U.V., che determina alterazioni istologiche a carico delle cellule epiteliali e del tessuto sottomucoso congiuntivale, degenerazione della membrana di Bowman e delle lamelle stromali superficiali, sino alla possibile comparsa di una fine neovascolarizzazione periferica dello stroma corneale3;
– danneggiamento o alterazione del limbus corneale con conseguente perdita di barriera contro l’invasione congiuntivale degli strati superficiali corneali4;
– attivazione di cellule staminali limbari che darebbero origine a cellule figlie in grado di migrare al di sotto della membrana basale dell’epitelio congiuntivale e corneale, danneggiando e distruggendo la lamelle stromali superficiali5…

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