Cambiamenti della superficie oculare in pazienti glaucomatosi con differente principio attivo ipotonizzante

Michele IESTER1, Andrea PERDICCHI2, Chiara DEL NOCE1, for the Beta-Blocker Study Group*
1Laboratorio clinico anatomo-funzionale per la diagnosi e il trattamento del glaucoma e della malattie
neurooftalmologiche, Clinica Oculistica, DiNOGMI, Università DI Genova, Genova
2Dipartimento di Oftalmologia, Ospedale Sant’Andrea, Università La Sapienza, Roma

INTRODUZIONE

Il trattamento ipotonizzante rappresenta lo strumento terapeutico fondamentale nei pazienti affetti da glaucoma per prevenire ulteriori ed irreversibili danni del nervo ottico con progressione dei difetti del campo visivo fino alla cecità1.
Tra le criticità della terapia topica ai fini di un’efficacia a lungo termine del trattamento ipotonizzante è stato ormai ampiamente documentato il ruolo dell’aderenza del paziente al trattamento. Infatti l’applicazione cronica di un collirio di cui non riesce a percepire il beneficio immediato ma solo eventuali problemi di tollerabilità locale può facilmente indurre il paziente ad aggiustamenti posologici al ribasso o addirittura a sospensioni temporanee della terapia raccomandata dall’oculista.
Tra i problemi di tollerabilità locale i sintomi assimilabili alla secchezza oculare hanno un ruolo di assoluto rilievo. Se infatti i disturbi da secchezza oculare nella popolazione normale sono riportati in circa il 15% degli ultrasessantenni2, la prevalenza di patologia della superficie oculare (OSD) dei pazienti affetti da glaucoma può raggiungere il 48,4%3 e la loro gravità aumenta proporzionalmente al numero di farmaci usati…

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