Cambiamenti morfologici e funzionali della superficie oculare in pazienti trattati con analoghi delle prostaglandine dopo l’uso di tsp 0,5%®, collirio privo di conservanti. Studio prospettico e multicentrico

Aldo VAGGE1, Michele BONINO1, Michele IESTER1, Carlo E. TRAVERSO1, Francesco ODDONE2, Paolo FOGAGNOLO3, Paolo FREZZOTTI4, Michele FIGUS5, Stefano LAZZERI5, Chiara POSARELLI5, Luca MARTINI5, Marco NARDI5, Ilaria MOTOLESE4, Edoardo MOTOLESE4, Luca ROSSETTI3, Marco CENTOFANTI2, Lucia TANGA5

1 Laboratorio clinico anatomo-funzionale per la diagnosi e il trattamento del glaucoma e della malattie neurooftalmologiche, Clinica Oculistica, DiNOGMI, Università di Genova, Genova
2 IRCCS Fondazione G.B.Bietti, Roma
3 Clinica Oculistica, Ospedale San Paolo, Università degli Studi di Milano, Milano
4 Dipartimento di Chirurgia, Clinica Oculistica, Università di Siena, Siena
5 Clinica Oculistica, Università di Pisa, Pisa

INTRODUZIONE

Il glaucoma è una condizione patologica che costringe il paziente ad una terapia cronica, mirata soprattutto a monitorare la pressione intraoculare (IOP), considerata uno dei maggiori fattori di rischio.
Le principali formulazioni commerciali dei colliri antiglaucoma contengono concentrazioni variabili di benzalconio – cloruro (BAK), una miscela di cloruri di alchil – benzil – dimetilammonio con proprietà conservanti e germicide.
Diversi studi1-7 hanno valutato il ruolo del BAK nelle reazioni farmaco indotte indicandolo, a causa delle sue proprietà citotossiche e pro infiammatorie, come il maggior responsabile del corteo sintomatologico, in particolare arrossamento oculare ed irritazione, che accompagna la terapia cronica causando un peggioramento della qualità di vita del paziente ed obbligando di conseguenza ad un cambio di terapia1,2.
L’azione infiammatoria del BAK, già dopo appena 6 mesi di terapia, sembra essere a carico delle cellule caliciformi a cui conseguono una ridotta produzione di film lacrimale e alterazioni a carico dell’epitelio corneale e congiuntivale3,4…

ArtScient_Cambiamenti morfologici e funzionali della superficie oculare in pazienti trattati con analoghi delle prostaglandine_OFgiugno2014

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