Prospettive di Impiego dell’Autofluorescenza del Fondo Oculare

Francesco BANDELLO, Maria Vittoria CICINELLI, Maurizio BATTAGLIA PARODI
Clinica Oculistica, Università Vita-Salute, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano

INTRODUZIONE
L’Autofluorescenza del fondo oculare rappresenta una metodica di diagnostica per immagini non invasiva che sfrutta la capacità di alcune sostanze normalmente presenti a livello della retina di comportarsi come fluorofori, cioè di emettere energia luminosa quando colpite da un fascio di luce di una specifica lunghezza d’onda. In questo modo la valutazione dell’autofluorescenza consente di ottenere informazioni sulle condizioni metaboliche a carico del complesso epitelio pigmentatofotorecettori.

Tipi di autofluorescenza
Teoricamente, esiste una lunghezza d’onda specifica per qualsiasi fluoroforo, ma nella comune pratica clinica vengono applicate sostanzialmente due principali metodiche di esame. Prima di tutto, la Blue-Light Autofluorescence, definita pure “short wavelength”, con emissione luminosa a 488nm che risulta specifica per la lipofuscina, e poi la Near-Infrared Autofluorence, con emissione a 787nm, che è in grado di rilevare gli accumuli di melanina…

ArtScient_Prospettive di Impiego dell Autofluorescenza del Fondo Oculare_OFdicembre2013

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